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Edoardo Ricci Eugenio Sanna Roger Turner
“I Segnali della Ritirata”

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Edoardo Ricci
sassofono contralto, clarinetto basso, cornetta
Eugenio Sanna
chitarra elettrica
Roger Turner
batteria
percussioni

I Segnali della Ritirata testimonia un concerto tenuto dai tre improvvisatori all’interno del festival “Città Sognanti” organizzato da Giacomo Roberto dell’associazione Jackson Pollock di Pisa. Si tratta di un disco di 55 minuti divisi in sette brani carichi di tensione elettrica, dalle risoluzioni per lo più aspre e deflagranti pur frantumandosi spesso in rapide istantanee su microuniversi sonori.
Dopo Lo Scorfano Miracolato e Le Premonizioni Ortofrutticole, due cd ritenuti dalla critica tra i più interessanti e spiazzanti prodotti in Italia negli ultimi anni in ambito improvvisativo, per la Burp questo è il terzo disco che documenta l’evolversi della relazione musicale di Edoardo Ricci e Eugenio Sanna.
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Un percorso più che ventennale che nell’improvvisazione radicale trova il terreno più fertile per una propria personalissima grammatica. In duo ma anche in formazioni più ampie come Padouk (un album omonimo per la Splasc(h) records nel 1987 con Riccardo Lai, Filippo Monico e Stefano Rapicavoli) o l’orchestra improvvisativa N.E.E.M fondata nel 1974 (Come eravamo brutti da piccini su Materiali Sonori nel 1980 e Lo Jodel del Segafanciullo per Burp nel 2002 per la rinvigorita formazione ribattezzata e-N.E.E.M Projekt)
Dopo un primo attestato di totale libertà espressiva (Lo Scorfano Miracolato) e un secondo capitolo (Le Premonizioni Ortofrutticole) che radicalizzava l’approccio organico/biologico all’espressione improvvisativa, indagando anche sull’uso della parola, con l’incontro con Roger Turner, la materia musicale esplode all’esterno con potenza e virulenza.

turner.jpgIdeale, per scelte e percorsi, affiancare ai due la deflagrante inventiva del percussionista britannico.
I Segnali della Ritirata è stato registrato da Jacopo Andreini e supervisionato da Alessandro Maffei ai Soul Limbo Studios. Contiene testi e fotografie di Eugenio Sanna e disegni di Edoardo Ricci. La grafica è stata curata dai Muscle Head Studios. E’ stato prodotto da WJ Meatball e Mat Pogo ed è uscito nel maggio 2005.
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Edoardo Ricci
Nel 1973 -con il cugino Francesco Donnini, con Andrea “Pippo” Picchietti, Ginko Ravenni, Stefano Bartolini, Guglielmo Lattanzi, Marco Giovannoni e altri- fonda a Firenze il N.E.E.M. (Nuove Esperienze Eretico Musicali) un gruppo che mescolava svariati tipi di musica e testi recitati e che sarà destinato a molte metamorfosi e ad una lunga avventura lungi da concludersi ancora ai giorni nostri.
Trasferitosi a Milano suona nei gruppi di Guido Mazzon e nell’orchestra di Gaetano Liguori. Nel 1977 fonda il Muzik Circo con il batterista Filippo Monico e il contrabbassista Roberto Bellatalla. Conosce Riccardo Lai, Sandro Satta e Antonello Salis.
Nel 1979 il N.E.E.M, nella sua incarnazione come N.E.E.M Teatrazz, rinforzato da Riccardo Fassi, Filippo Monico e Roberto Del Piano, registra Come eravamo brutti da piccini per MaSo records.
Con Filippo Monico, Stefano Bartolini e Guido Bresaola forma un gruppo di musica improvvisata con alcuni danzatori.
In questo periodo conosce Tristan Honsinger suonando con lui per le strade di Firenze. Nel 1982 suona con una formazione comprendente Tristan Honsinger al violoncello, Sean Bergin ai sassofoni, Stefano Bartolini al sassofono tenore e baritono e Filippo Monico alla batteria.
Nel 1985 si unisce al riformato Gruppo Contemporaneo di Guido Mazzon con Filippo Monico, Roberto Del Piano, Massimo Falascone, Stefano Bartolini e Angelo Contini e viene registrato il disco Aspettando i dinosauri per …. Edoardo Ricci ne disegna anche la copertina. Lo stesso gruppo mette in scena Dressoir un’operetta di Misha Mengelberg con la compagnia di danza di Susanna Beltrami.
Nel 1987, con Eugenio Sanna alla chitarra, Riccardo Lai al contrabbasso e Filippo Monico e Stefano Rapicavoli alle batterie fonda Padouk e viene registrato un disco omonimo per Splasc(h) records.
Suona più volte al festival Controindicazioni e su invito di Pino Minafra al festival di Noci. Nel 1994 scopre lungo il fiume Farma un pilone della superstrada Siena-Grosseto in cui è possibile suonare dentro ottenendo particolari alterazioni sonore. E’ l’inizio di una lunghissima serie di registrazioni.
In quegli anni Ricci suona con la formazione fiorentina de Il Tempo Urbano ed entra così in contatto con elementi della Burp con cui inaugura un lungo sodalizio suonando nei contesti più vari dal free rock alla musica elettronica. Nel 1996 si unisce a WJ Meatball e Mat Pogo nella formazione polimorfa Jealousy Party che con questo trio stabilisce il suo nucleo centrale. Vengono registrati diversi lavori, tra partecipazioni a dischi collettivi e cassette includendo nella formazione Jacopo Andreini, Nicotina, Stefano Bartolini, Steve Rozz, Roy Paci, Renato Cordovani e Jimmy Gelli tra gli altri. Nel 1998 Edoardo Ricci diventa membro dell’associazione italiana di musica improvvisata , A BAO A Q, fondata dal poeta –sassofonista, Vittorino Curci e da Mario Schiano.
Con Jacopo Andreini alla batteria e Massimo “Helmut” Cipriani de Il Tempo Urbano al basso elettrico fonda i Cra, divenuti poi Crap con l’ingresso del formidabile trombettista Roy Paci.
Tra il 1997 e il 1999, in duo con Eugenio Sanna, registra per Burp Lo Scorfano Miracolato e un secondo capitolo Le Premonizioni Ortofrutticole. Dal 2000 una nuova faraonica formazione del N.E.E.M, che supera i trenta elementi, ribattezzata e-N.E.E.M Projekt tiene numerosi concerti che porteranno alla registrazione del disco Jodel del Segafanciullo uscito nel 2002 per Burp.
Al momento Edoardo Ricci ha un nuovo quartetto denominato Gaetano in cui è accompagnato da Walter Belloni e Matteo Bennici ai contrabbassi e Andrea Caprara alla batteria.

Eugenio Sanna
Come musicista esordisce ufficialmente nei primi anni ’70, quale membro del gruppo country Le storie del vento. Dopo aver preso parte alla formazione di vari gruppi rock, verso la metà degli anni ’70, comincia ad interessarsi di jazz e musica improvvisata.
In questo periodo si esibisce in solo e in duo con l’olandese Peter Cousack. Negli stessi anni fonda a Pisa, insieme ad altri musicisti, critici e operatori, il C.R.I.M. (Centro per la Ricerca ed Improvvisazione Musicale). Prende parte alle attività seminariali organizzate dallo stesso centro, guidate da Martin Joseph, Milford Graves, Gunther Hampel, Leo Smith, Raphael Garrett e Steve Lacy.
Parallelamente sviluppa una folta attività musicale suonando regolarmente in gruppi jazz e di musica sperimentale.
Nei primi degli anni ’80, incontra il sassofonista Carlo Actis Dato con il quale forma un duo che in seguito diventerà un quartetto, con l’inserimento della cantante americana Irene Robbins e del sassofonista Sauro D’Angelo; nello stesso periodo prende parte a varie rassegne organizzate dalla C.M.C. (Cooperativa di Musica Creativa) di Torino.
Si sposta poi all’estero e a Londra incontra tra gli altri, Roger Turner, John Russel, Taya Fisher, Richard Beswick, Phil Wachsmann e Derek Bailey.
Interessato all’ impiego del suono come mezzo terapeutico, entra a far parte del G.M.T. (Gruppo Toscano di Musicoterapia) in seno al quale si forma, lavorando come musico-terapeuta insieme a Graziano Parrini e Guido Bresaola.
Sul finire degli anni ’80, inizia una lunga collaborazione con musicisti toscani e milanesi quali Edoardo Ricci, Stefano Bartolini, Filippo Monico e Roberto Del Piano.
Partecipa alle performance dell’imponente ensemble N.E.E.M. (Nuove Esperienze di Eresia Musicale) iniziando anche una proficua e fertile collaborazione con l’attore comico Carlo Monni.
Nell’86, insieme a Edoardo Ricci fonda il gruppo Padouk con il quale suona in lungo e largo per la penisola italiana e all’estero, partecipando a diversi festival: La Nuova Onda, Europa Festival Jazz di Noci, Firenze Jazz ed altre manifestazioni.
All’inizo degli anni ’90, intraprende una ricerca sulla musica d’ambiente, sonorizzando mostre di pittura e fotografia. Proprio in questo periodo, Giuseppe Chiari uno degli ultimi esponenti di Fluxus, lo invita a partecipare ad un’esperienza di improvvisazione libera per 70 solisti, presso il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, di Prato.
Con la danzatrice Flavia Bucciero, allestisce un ciclo di seminari dal titolo “Corpo Suono???, durante i quali vengono scandagliati gli aspetti legati al corpo in relazione al movimento,al suono e all’improvvisazione.
Seguendo quest’idea, collabora anche con la danzatrice dell’ Arkestra di Sun Ra, Cheryl Banks.
Nel ’92 viene invitato a suonare in varie formazioni al festival di Controindicazioni di Roma, in trio con Edoardo Ricci e Filippo Monico e successivamente nel ’98, in quartetto con Mauro Orselli, Mike Cooper e Jean Marc Montera.
A Roma diviene membro dell’ associazione italiana di musica improvvisata, A BAO A Q, fondata dal poeta –sassofonista , Vittorino Curci e da Mario Schiano.
In quel periodo suona con la cantante americana Ellen Christi, e in trio con i musicisti Roberto Bellatalla e Steve Noble.
Nel ’94, conosce la clarinettista e suonatrice di tarogato, Esther Lamneck, direttrice del dipartimento di musica contemporanea della New York University. In quegli anni viene invitato a partecipare alle opere interattive di musica elettronica, insieme al compositore Ron Mazureck ,ai musicisti Renè Mogensen e Brian Mallery, al mitico coreografo Douglas Dunn, e all’ensemble N.Y.U .
Sempre nel ’94, effettua in Francia una tournée con il quartetto S.A.B.A.B. (con S.Bartolini, R.Bellatalla, M. Barontini).
Conosce e incontra la cantante della Martinica Francine Luce con la quale forma un duo che darà vari concerti in Italia.
Nel ’95 ,insieme a Roberto Paci Dalò e Stefano De Bonis, partecipa agli Incontri di Improvvisazione Radicale del Link di Bologna . Sempre a Bologna viene invitato alla rassegna Di Traverso.
E’ di questo periodo un ‘intensa attività con l’associazione Jackson Pollock, per la quale crea e sviluppa la performance Tutto Questo è difficile –Borderline performance-, un lavoro di improvvisazione insieme ai pittori Giacomo Roberto, Peter Becker e col musicista Giovanni Canale. Con cui suona e registra anche in trio con Peter Kowald.
Nel ‘98, suona alla rassegna Stupido Millennio al Cassero di Bologna, con Bellezza Fiammeggiante una formazione di musica elettro-acustica con Massimo Simonini, Edoardo Ricci, Edoardo Marraffa e Mirko Sabatini.
Sempre in quest’anno, prende parte al festival di Angelica suonando in duo con Edoardo Ricci e in formazioni miste con Hans Reichel, Gino Robair, Luca Venitucci, Maurizio ed Elio Martusciello e Fabrizio Spera.
In seno all’associazione Jackson Pollock, partecipa alla rassegna Inquieta Velocità suonando in trio con L.Venitucci e M. Orselli.
Negli anni 1999 e 2000, progetta e conduce seminari di specializzazione per musicisti e per insegnanti di musica: Aspetti interattivi attraverso l’uso dell’improvvisazione in relazione ad altri linguaggi: le arti visive, la danza e la voce e successivamente: La ricerca della propria immagine acustica, nel quadro della formazione e specializzazione degli insegnanti di musica e per musicisti.
Sempre in quegli anni, suona a Lucca nella rassegna Connexus – Assieme per le arti contemporanee con Ambienti Connettivi del Laboratorio Tecnologie e Zone Gemma, insieme a Michele Sambin, Carlo Ipata, Massimo Magrini, Mauro Lupone, Massimo Contrasto e Giacomo Verde.
Il percussionista e compositore Tony Rusconi, lo invita a far parte della sua orchestra con la quale partecipa ad una edizione del festival jazz di Atina e alla rassegna di musica dell’università Bocconi di Milano.
Prosegue fittamente frattanto, la collaborazione con la N.Y.U. dalla quale viene invitato nel dicembre del 2000 a tenere un seminario per gli studenti del dipartimento di musica contemporanea della città di New York, dove suona anche con musicisti e danzatori di quella università, e in trio alla Knitting Factory, con la stessa Lamneck e con R. Mogensen.
Il poeta Alessandro Agostinelli, lo invita a animare musicalmente le letture delle sue liriche: i readings avvengono nelle librerie Feltrinelli di varie città italiane e a settembre del 2004, suona in trio con lo stesso Agostinelli per le rassegne I cinque sensi della scrittura con Nino Pellegrini al contrabbasso e con Nicola Vernuccio al festival Gray Cat Music a Follonica .
Nel 2005 , suona in diretta nella sala A di via Asiago, per la trasmissione Il Cartellone a cura di Pino Saulo, per Radio 3 Suite, con l’orchestra di Tony Rusconi .
Sempre nello stesso anno, è invitato a partecipare al 15° festival di Angelica a Bologna dove prende parte al progetto Cobra diretto da John Zorn insieme ad Alvin Curran, Jamie Saft, Luca Venitucci, Fabrizio Pugliesi, Ikue Mori, Alberto Capelli, Trevor Dunn, Vincenzo Vasi, Francesco Dillon, Stefano Scodanibbio, Cyro Baptista, Joey Baron, Lukas Ligeti e Mirko Sabatini;
Ancora nell’ambito di Angelica, suona nel duo Le Bon Ton con il violoncellista Tristan Honsinger.
E’ intensa l’attività didattica: dal ’94 ad oggi tiene un laboratorio di musica presso la casa circondariale G. Don Bosco di Pisa. Attività che si affianca a quella terapeutica per la quale conduce un laboratorio di musicoterapia ed uno sui sogni, in collaborazione con l’associazione di auto-aiuto psichiatrico L’Alba. Sotto quest’ultimo profilo, ha svolto un seminario teorico-esperenziale per la clinica psichiatrica dell’università di Pisa. E’ anche scrittore di articoli a carattere musicale, terapeutico e attento osservatore dei fenomeni sonori della nostra odierna civiltà.

Roger Turner
Cresciuto nell’ambiente musicale di Canterbury dei ’60 con un forte legame con il jazz, l’attività improvvisativa di Turner inizia nel 1966 concentrandosi nello sviluppo di un personale linguaggio percussivo. Ha lavorato con numerose formazioni di matrice jazz come quelle di Elton Dean, Alan Silva e Lol Coxhill.
Negli anni ha incontrato improvvisatori europei e internazionali che ha incluso incontri con Toshinori Kondo, Derek Bailey, Trio’z con Carlos Zingaro e Tom Cora, Evan Parker, Cecil Taylor, Otomo Yoshihide, Shelley Hirsch, Joëlle Léandre, Keith Rowe,Wolfgang Fuchs and molti altri.
Progetti di rock sperimentale e sulla forma canzone aperta includono l’esteso lavoro con Annette Peacock e le registrazione con il gruppo The Nose Flutes.
Oggi le principali collaborazioni di Roger Turner sono The Tradition trio con Alan Silva e Johannes Bauer; The Recedents con Lol Coxhill e Mike Cooper; Konk Pack con Tim Hodgkinson e Thomas Lehn; The Phil Minton Quartet con Veryan Weston e John Butcher; e i duo con John Russell e Phil Minton.

This always-busy British player is a master drummer and collector of percussion equipment who plays modern improvised music with the panache of a classic swing drummer, reflecting his varied musical interests and involvements since he began playing as a young man. Roger Turner came out of the musically active and creative Canterbury scene and first improvised formally in front of the British Arts Council with collaborator Chris Biscoe in 1966. It would be more than a decade before this judging body would grant him several bursaries to continue his exploration into percussion and electronics, but in the meantime he moved to London in 1968 and began working in the Ghanian drum ensemble Mask. African music was an obvious point of grounding for any drummer, but Turner had also been closely following jazz. For several years, he toured with the experimental, innovative Ritual Theatre group but began focusing on developing an individual style as a player in the early ’70s. He performed solo at the Bracknell Jazz Festival and the Bruxelles Festival of Percussion. His first recorded appearances as a member of the British free improvising scene happened around this time. The 1979 album Sunday Best, on Incus, was recorded in duo with tenor saxophonist Gary Todd, a far out player who was nonetheless highly influenced by jazz saxophonist Sonny Rollins. Turner continued such activity with a long series of ad hoc improvising combinations that have included such players as trumpeter Toshinori Kondo, guitarists Derek Bailey and his disciple John Russell, multi-instrumentalist Steve Beresford, violinist Carlos Zingaro, saxophonist Evan Parker, bassist Joelle Leandre, and free jazz pianist Cecil Taylor. He received bursaries from the Arts Council in 1980 and 1983. Following the second of these grants, he took up a two-year workshop residency with bassist, keyboardist, and composer Alan Silva in Paris. Through studying with this respected figure from the American free jazz scene, Turner moved into a period of working with both rock music and song forms. None of these collaborations were particularly traditional, however, continuing what would be a trend for Turner to stay out on the edge of musical developments. He worked with songwriter and keyboardist Annette Peacock from 1983 through 1985, and with the band the Nose Flutes in 1986 to 1987. The latter combo was described as a post-wave band, which perhaps means one listens to their music following a day at the beach. He played in more jazz-orientated ensembles under the direction of Silva, as well as saxophonists Lol Coxhill and Elton Dean, a former member of the influential jazz-rock combo the Soft Machine. In the late ’90s, Turner was the member of several bands. He continued working with Silva in the Traditions band also featuring trombonist Johnannes Bauer. He played with Coxhill and guitarist Mike Cooper in the Recedents, and perhaps most successfully became a member of the co-operative Konk Pack ensemble with electronics players Thomas Lehn and reed player Tim Hodgkinson. The latter band performed at many European festivals and undertook a tour of the United States in the fall of 2001. ~ Eugene Chadbourne, All Music Guide